Alatri, centro d’arte tra i più antichi e nobili del Lazio, regina delle città megalitiche. Terra di origine dei ciclopi, misteri e leggende che si rincorrono, mirabile convivenza di età arcaica e moderna. Alatri profuma d’eterno, trasuda dalla pietra, rivive nel presente rivestita di nuova luce.
In questo contesto, sospeso tra storia e bellezza che attraversano i secoli, abbiamo collaborato con l’architetto Elio Genovesi di Persico Lab al recupero di una residenza risalente al 1630. Un vecchio frantoio che domina dall’alto la città di Alatri, ieri simbolo del territorio e della comunità, oggi esempio concreto di design minimale.
Nel cuore di questa residenza c’è una creazione Officine Fanesi. Abbiamo messo la nostra visione al servizio del talento e della creatività del designer, per dare forma a un’idea di cucina in armonia con il mood del progetto. Siamo partiti dalle linee del modello Malatesta per personalizzare ogni singolo dettaglio. Il risultato finale è un unicum: qui si incontrano la forza dei materiali ferrosi e la storicità del contesto, nel contrasto tra acciaio e pietra la modernità della lamiera invecchiata dona nuova luce ai materiali originari.
La cucina presenta una sequenza ripetuta di elementi da 60 cm di larghezza, utilizzati per il sottolavello, per la base del piano di cottura e per la lavastoviglie a scomparsa totale. Correda la sequenza un elemento estraibile con cassetti interni, pratico e funzionale per riporre tutti gli utensili della cucina.
Questa modularità salvaguarda la pulizia estetica del progetto, eliminando incroci di linee orizzontali e verticali. Chiude perimetralmente il top ultra slim 4 mm in acciaio inox, corredato di relativa alzata paraschizzi.
Questa modularità salvaguarda la pulizia estetica del progetto, eliminando incroci di linee orizzontali e verticali. Chiude perimetralmente il top ultra slim 4 mm in acciaio inox, corredato di relativa alzata paraschizzi.
Dietro questo progetto di recupero c’è la tecnica del cuci e scuci, con l’obiettivo di salvare tutta la bellezza preesistente. Ogni dettaglio architettonico è studiato per valorizzare la storia dell’edificio e regalare una seconda vita attraverso un nuovo concetto di design minimale.
Per questo motivo immaginavo una cucina perfettamente integrata con il mood, ai limiti dell’invisibilità. Una soluzione minimale che nasconde tutte le funzionalità per dare voce alla precisione delle linee, pure e sottili.
Ho scelto Officine Fanesi perchè condividiamo lo stesso approccio progettuale e la stessa forza propositiva. Crediamo nella totale personalizzazione del progetto, con una fortissima attenzione alla scelta di materiali vivi.
Insieme a Officine Fanesi ho progettato una soluzione estremamente lineare, che valorizza la pietra dell’edificio e il legno del soffitto, attraverso un corretto gioco di illuminazione. Ferro e pietra, anime essenziali e caratterizzanti, insieme per esaltare il contrasto tra storia e modernità.