Sobrietà estetica e praticità. Muovendo dal modello Malatesta, le aree operative sono suddivise in tre linee parallele. La più imponente è costituita da un modulo a tutta parete che incorpora elementi contenitivi, forno, frigo e freezer, più un’originale nicchia a scomparsa con piano basculante capace di ospitare altri piccoli elettrodomestici. Al centro c’è l’isola, il perno dinamico: il top in acciaio naturale da 6mm integra piano cottura a induzione e area snack, la base alterna cestoni a cassetti e ospita una cantinetta scenograficamente collocata sul fianco, visibile dalla zona giorno. L’unità viene bilanciata verticalmente dalla curvatura eterea della cappa sospesa.
Completa il disegno la zona di lavaggio, collocata sotto un’ampia finestra che offre un primo scorcio di paesaggio. L’effetto panoramico è amplificato dalla vetrata scorrevole che collega la cucina a un terrazzino scavato nella roccia. Penetrando generosa dai due lati, la luce fonde e armonizza esterni e interni, gioca con la lamiera nera delle finiture esaltando le venature inimitabili ottenute dalla lavorazione in fonderia.
Un ecolodge di lusso incastonato in uno scenario naturale, inviolato. Un gioiello architettonico frutto di uno studio attento. E di una intuizione esistenziale. Da sempre esperto di design, Eric ha lavorato a lungo nel mondo della comunicazione guidando un’agenzia specializzata in temi di sviluppo sostenibile. Un indirizzo professionale che è diventato indirizzo geografico.
Da Lille al Furlo il passo non è stato breve, ci sono voluti un giro sabbatico per il mondo e qualche ostacolo logistico prima di imboccare la via della saggezza. Eric conosce quest’angolo incontaminato delle Marche da una trentina d’anni, tornarci dopo tanto tempo e ritrovare il paesaggio immutato ha acceso la scintilla. E l’occasione di rilevare una caserma abbandonata della Guardia Forestale ha illuminato definitivamente il suo destino. Il potenziale di questa costruzione modernista, una struttura in cemento armato risalente al 1954, gli è parso subito evidente. Per conservarne l’anima è bastato sottolinearne la posizione. Dall’alto del pendio che sovrasta il fiume Candigliano, lo sguardo può spaziare sui dolci colli in lontananza, indugiare davanti alla selvaggia amenità del monte Paganuccio, e infine perdersi in fondo al canyon maestoso della Gola del Furlo. Il relitto architettonico aggrappato ai bordi del bosco si è trasformato in un edificio intelligente, con terrazze ariose e grandi finestre affacciate sulla bellezza.
ENERGIA RINNOVABILE E MATERILI NATURALI. Il massimo del comfort con il minimo impatto ambientale. Un ecolodge in cui il vero lusso è l’impareggiabile esperienza immersiva nella natura che offre ai suoi ospiti. L’incontro con Officine Fanesi è stato casuale quanto inevitabile, ispirato dalla scelta di riscoprire l’essenza del design, di ricondurre perizia artigiana e creatività a un ideale di funzionalità. In questo progetto la purezza delle linee asseconda la fluidità della materia, l’energia dell’acciaio, il suo potere di rimodulare la luce e rendere lo spazio vivo.
ENERGIA RINNOVABILE E MATERILI NATURALI. Il massimo del comfort con il minimo impatto ambientale. Un ecolodge in cui il vero lusso è l’impareggiabile esperienza immersiva nella natura che offre ai suoi ospiti. L’incontro con Officine Fanesi è stato casuale quanto inevitabile, ispirato dalla scelta di riscoprire l’essenza del design, di ricondurre perizia artigiana e creatività a un ideale di funzionalità. In questo progetto la purezza delle linee asseconda la fluidità della materia, l’energia dell’acciaio, il suo potere di rimodulare la luce e rendere lo spazio vivo.
“Tutte le soluzioni interne sono state progettate secondo indicazioni precise, in modo che ogni gesto fosse comodo da eseguire, mantenendo equilibrio tra gli spazi e rispettando criteri ergonomici. Al primo posto ho messo praticità e ottimizzazione della luce naturale, che ha un impatto sui materiali capace di cambiarne la tonalità.”